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iCiuniiti,.; RJii;Jritf · · .. ·· "fu·
              . ,.   ,  .. . ..... . , .. ... . ~,,1,. ~   ..... ,~ ..  :!
                                                                                                                              2
                                                                                             IIlon  C3:Pi:e,  ma  non  p  oi  oltre  OO!D.tinuare.
                                                                                                     1
                  I            RR                                  Jl                        Tu  sei  11  turb;imento  nella  quiete  delld'
                                                                                             nostra  casa,  sei  la  perfida,  sì  tu  seL
                                                                                             perfida,  perchè  la  tua  razza,  la  tua  na-
                                                                               / _JI
                                                                                             scita,  tutto  è  oontro  di  te.
                                         DI  L.  C.  MACHLEY
                                                                                              . La  signora  era  eccitatissima,  rossa  ·
                                                                                             viso,  oong,estionata,  pareva  ceroasse  qual-
                                                                                             oosa  oon  1e  mani  da  scagliare  contro
                               I.                      E'' allora  Filippo,  per  !non  perderla,  per   la  ragazza.
                                                     s-entirs1 ela  anoora  vici.lll!o,  si  rifugiava  nei   -  Non  mi  dici  nulla,  eh!  Nulla.  Hesti
               Il "railcho ,, della  signora Moreno_.   giuochi  più  puerili,  n elle  discolerie  che   f:riedda,  impassibjle,  oon  lo  sguardo  basso
                                                     rioordavano  la  sua  infa)llZia.  Così  egli  fa-
             @25èillc@                                                                       no;n  parli,  _inon  ti  giustifichi,  nulla,  nuUa 1'
             ~ --l:{]                                ceva  ancora  il  giuoco  del  cavallo,  dov1e   -  Ho  bisogno  di  un  po'  d'aff,etto.  Non
             ~ N R5ELLA  vasta  prateria  alta  di  erbe,   Ramona era la piccola despota cavalcatrioe   fatemi  troppo  male,  le  rispose  Ramona
             O=!   ~ il  belato  della  piccola  creatura   e  lui  il  cavallo  ombroso  che  tentava  dli   oon  la  voce  di  pianto.  Siate  la  mia  mam-
             [}:!   l:{]  smarrita  si  perdeva  oon  un  ri-  rovesciare  la  bella  dominatrice.  Ma  tutt,e   ma  adottiV1a,  perchè  /non  mi  volete  un
             Q:!-- -~ çhiamo  angoscioso .           Le  volte  che  egli  ardiva  v,ersio  di lei,  :riom-  po'  di  bene?
             §~25ill51l;il   -  E'  il • più  disoolo  di  tutti.   pendo  la  sua  risenatezza,  oon  lo  slancio   S_'iera !atta umi1~  l!mHe,  00111  uno  sguardo
             Gli  manderemo  i  cani  a  riprenderlo.   del  suo  cuore,  la  trovav:a  se  non  ostile,   car100  di  bontà,  tirmda  davanti  tutta  quel-
               -  No,  inberV'enne  Ramona,  non  i- cani,   sorp:riesa  di  questo  sentimento  che  nion   la  troppo  vasta  minaccia.
             andrò  io.             ·         .      condivideva.                              L'affetto!  Pareva  che  la  signora  ~Lo-
               -  Tu  sei  pazza.  L'erba  è  alta,  oon   Riientrabo  nel  e rain.cho  ,  la  scorse  in   reno  le  volesse  rispo1Ddere:  E  l'amor:e
             lo  troverai,  ti scappa, 1appena gli  sei vicina.   un  aJng,o1o  del  vasto  oortile,  seduta  con   che  ha  per  te  Filip-po?  Non  lo  chiami
               -  Filippo,  accompagnami.            il  capretto  sulle  ginocchia,  in  un  dolce   affotto?  La  madre  esacerbata  e  ferita  nel
               I  due  giovani  saltaro!Il!O  a  cavallo.  R:a-  atto  materno.             s1:-o . orgoglio  però  111.on  parlò  così.  Si  riz-
             mo:na  pr..ooedeva,  spingendo  la sua  puledra   -  Ramona,  le  disse  senza  guardarla,   zo  imperiosa,  come  per  t:rioncare  un  col-
             a  un  picoo1o  galo:,;>po,  Filippo  la  s•eguiva.   facendo  uno  sforzo  a  se  stesso,  Ramona   loquio  che  perdeva  la  sua  brutale  effi-
             L'erbe della pratena selvaggiia erano carez-  tu  non  mi  ami.                cacia  con  l'intensimento:
             zate  da  UDJa  bnezza  leggera;  il  so1e  si   -  Io  ti  amo  Filippo,  ma  ti  amo  oome   -  L'affetto  si  merita!  Vattene  nella
             lev:ava  lontano  all'orizzonte,  dentro  una   un  fratello .                 tua  stanza  e  non  annoiarmi  più!
             cortina  di  alberi,  ia  fondo  alle  colline.   Ella  lo  guardò  ool  lia.mpo  più  strano   Ramona  uscì  curva,  disfatta.  Dietro  di
               Il  belabo  della  ·bestia  smarrita  ~ava   dei  suoi  profondi  occhi  fascinatori,  e  gli   1ei  la  porta  si rinchiuse  brutalmente.  Essa
             ool  V1ento;  pareva  che  più  i  due  giovani   sorris,e:                    rimaSie  nell'ombra  del  oorridoio,  oon  il
             si  avvicinavano,  più  si  al10111ta;nava.  A   -  Filippo,  fratelLo  mro, che colpa  ho  io   viso  nel1e  mani  e  scoppiò  in  singhiozzi.
             un  tratto  si  fermarono, ·oome  per  orizzon-  se  siamo  vissuti  sempre  come  sorella  e   Un'ombra  v,enn1e  verso  di  lei,  la  cinse,
             tarsi.                                  fratello,  se  in  te  non  posso  vedie:rie  che  il   1e  poggiò  la  testa  oontrio  Le  sue  labbra:
               -  Dove  sarà?  -  domwndò  Ramona.   mio  caro  compagno  dei  giuochi  infantili?   -  Ramona,  illJOD  piangere  così,  io  Sf.JM
               Filippo  stette  in  ascolto.  Il  suo  cavallo   Egli non rispose,  sfuggendo il suo  sguar-  siempre  oon  te,  semp:rie ...
             diede  un alto  rn.itrito .e  s'impennò.   do .  Ma  sentì  che  le  parole  della  ragazza   -  No,  Filippo,  tu  sei  d'un'altra  razza,
               -  Ramona,  ecco  La  pecorella  smarrita!   non  erano  v,enube  fuori  improvvisamente,   tu  non  puoi  capire,  l'ha  detto  tUJa  madre.
               -  Dove?                              ma erano  state  pensate;  senti che  qualche ·   Si  svincolò,  gli  fuggì,  giù  nell'ombra  de)
               Il  giovane  saltò  giù  dia  cavallo  e  si   oosa  di  diefmitivio  era  stato  detto  dalla   oorridoiJo.  Giunta  niella  sua camerietta,  pre-
             adden;.rò  fra  i  ~ ·  gulli  rossasbi  per  ri-  dolce  semplicità  di  quella  donna,  tanto   se  un  foglio  di  carta e  vi  tracciò  febbril-
                                                                 1
             torna .. lC  dopo  un  attimo  con  un  picco. o   hell  e....ta:1:1.to- D  t::l.na  da  lui.   -  mente  due  parole:  e  Siamo  scoperti , .  Pot
             capretto  tra  le  braccia.              l111  quel  m  mento  un  servo  venn   di   1   ~Ciptz·  ,  g   ìan~ Ael
               -  :r; ammelo,  dam:ipelo.           oorsa  a  chiamare  Ramona,  perchè  la  si-  vasto  casamento,  e  andò  a  nasoorulere ·
               Egµ  l'offerse  a  Ramona,  e  nel  por-  gnora  Moreno  la  cercava.        il  biglietto  sotto  un  sasso,  ai · piedi  di
             gerglielo.  1e  chlese:                  A  quel  (ll)omc,  Ramona impiallidi.  .   un  albero .
               -  L'ho  trovato  io,  cosa  mi  regali?   La  signora  Mo:rie,'Il!o  era  terribilmoote
               -  Un  bacio.                        cattiva  1 e  ingiusta  oon  1ei,  e  Filippo  Lo
               Lei  si  cµrvò  sulla  sua bocca  e  gli  sfiorò   sapeva.  Ramona  erra  la  sua  figlia  adotti va,   II.
             oon  1e  labbra  la  fronte.  Filippo  ebbe  un   ma  .che  diversità  di  trattamento  oon  Fi-
             moto  di  dispetto.                    lippo.                                               Alessandro
               -  Non  oosì,  Ramona,  non  cosi,  e  la   Il mistero  della  nascita  di  Ramona  che
             tratte.nir1e  per  la  bella  test.a,  oontro  la   aV1eva  nel  suo  sangue  fuse  due  razze,   La  muta  dei  servi  fodeli  aveva  laViorato
             sua  bocca.  Ma  Ramona  si  svincolò,  senza   la  latina  e  l'antica  stirpe  atzeca,  era  per   tutto  il  giorno  alla  fatioosa  oper.a  di  to-
             guarcf,ar1o,  voltò  la  puledra  e  la  spinse  al   la  signora  Moiieno  quasi  una  giustifica-  satura.  Il  lavorio  immane  pareva  rum
             galo,l'.po  verso  il  e  rancho  > .   ziJOne  .Logica  del  trattamento  acerbo·  ed   dioviesse  mai  aVier  fine.  La  vera  ricchezza
               Filippo  rimasie  oome  sbordito.  La  vide   aspro  che  usava  oon la ragazza.   della  cas:a  Mor,eno  oonsisteva  in- questa·
             allontanarsi,  bella,  selvaggia,  oon la picooLa   Ramona  sapeva  tutto  questo,  e  tutte   enorme  pr:oduzionie  di  lalila,  che  da  qual-
             creatura  ritrovata  in  groppa.  P,oi  lenta-  1e  volte  che  doveva  trovarsi  al  cospetto   che  giomo,  oome  tutti  gli  anni,  comin-_
             mente,  saltò  a  caval1o, e  s'avviò  al ritorno.   di  sua  madr,e  era  invasa  da  tale  pauraJ   davano  ad  ,empire  i  vasti  depositi.  Dalle
               Il  e  rancho  ,  sorgeva  basso  1 ed  enorme   oome  s,e  doviesse  essere fustigata.   lontalllJe  piaJnurie  sconfinate,  dai monti, dopo
             nel  cuore  della  prateria.  Era  oome  una   Sali  la  breve  soalinata  e  fu  subito  illl-  una  s,c>litudine  selvaggia  di  mesi  e  mesi,
             reggia  in un  vastissimo  possedimento  della   trod.otta  alla  priesenza  della  signora  Mo-  i  pastori  scendevano  verso  il  e  rancho  >
             famiglia  Morieno.  La  signora  Moreno,  ri-  reno.                           dei  Monmo,  co!Il.duce;ndo  decine  di  migliaia
             masta  v,edova  ancor  giovane,  aveva  saputo   La  signora  Mt0reno  la  lasciò  avvici-  di  peoore  alla  tosatura.
             tener,e  nelle  sue  mani  le  r,edini  pesanti   nare,  s·enza  guardarla;  restarono  un  at-  Durante  questo  periodo  la calma dimora
             della  gravosa  ammi:nistraz:iione  e  del  do-  timo  in  un  sile!Il.zio  sooncertante,  l'una   dei  Moreno  div,entava  un  vero  quartier
             minio  delle  sue  genti.  E  :iJn  questo  quo-  oome  un'accusata  che  conosce  già  che   genera1e,  al  quale  pr,es1edieva  la  sig.oora
             tidiano  1avom  di  difesa  oostante  dei  suoi   è  vano  proclamare  l'innocenza,  l'altra  co-  Mo:rieno,  msta!Ilcabile.
             interessi,  di  Lotte  oontro  i  vicini  che  fi-  me  l'accusatrice  che  non  ha  il  cioraggi:o   Ad  eccezione  degli  appartamenti  dei  pa-
             111.irono  per  temerla,  di  aspre  battaglie   di  lanciare  l'offesa  della  colpa.   droni,  la  vita  prendevia  tutto  ll!ll  ritmo
             001Utro  1e  tribù  selvagge  che  · razziavano   -  Ramona,  diss•e  ialfine  la  signora  Mo-  s1elvaggio  e  i:noonsueto.  Gli  uomini  che
             talvolta  i  suoi  grieggi  e  imponeviano  delle   reno,  tu  non  ami  r,iù  questa  mia  casa,   la  solitudine  sconfi:nata  per  mesi  e  mesi
             forti  tagliie  per  la  restituzione,  1a  vita   tu- non  mi  rispetti  più.  E  la  fissò  oon  due   av;ev;a  abbrutito  riviv,evaino  come  in  so ...
             e  il carattere  della  signora Moreno  s'erano   occhi  inquisitori  come  due  lame  d'acciai.o.   gno  nell'amb1ent,e  di  civiltà  in  cui  trà-
             fatalmente  esacerbati.                  Ramona  parve  stordita  oome  da  una   soorr.evano  qualche  gi,om.o.
              . L'unico  amore,  l'unica  tenerezza  era per   mazzata;  si  appoggiò  1al  tavo1o  e  abbassò   · La  folla  dlei  tosatori  indiam.  pref)BXava
             lei  il  figlio  Filippo.  G:iJovane,  quasi  ra-  la  testa  arrossendo.      l'accampamenbo  notturno  al  margine  del-
             gazzo  oontrastava  ll!ella  timidezza  del  suo   -  Ho  v,ergogna  e  timor,e  di  dire  trop-  la  prateria.
             carattere  con  l'alterigia  e  la  pr,est:anza   po,  continuò  la  signora,  e  vorrei  che   Gli  indiani  cantavanio'  e  sUJ0111iavano  le
             materna.  Bello  e  delicato,  buono  era  l'i-  tu  non  mi  capissi,  che  tu  non  potessi   loro  chitar:rie.  Dopo - la  :tiaticosa  giornata,
             dolo  di  tulta  la  sU:a  gente  e  l'orgoglio   mai  oomprender:e  quello  che  ti  ho  detto   1eta- l'ulilioo  svago  che  essi  si  oonoedievano.  .
             di  sua  madrie.  Ma  un'1ombra  velava  da   e  quel1o  che  (ll)on  ti  dirò  per  rispetto   I  loro  canti  selvaggi  invitavano  aUe  danze
             qualche  tempo  la  sua •fronte,  un  tormentq   a  me  stessa.                selvagge,  e  tutta  l'aria  er,a  pervasa  cli
             si  legg,eva  nei  SUJoi  occhi:  Ramollla.   Pareva  che  parlasse  ìllion  soltanto  la   u1110  strano  fremito  di  suotni  sincopati.
               Egli  amava  Ramona.  Ma  Ramona  non   signora  Moreno,  la  donna  intransigente  -e   Più  tardi  Filippo  scese  in  mezzo  alla
            1o  amava.  Aveva  per  lui  un'affiezione  di   orgogliosa,  ma  la  madi,e  di  Filippo,  la·  turba.  Si ~feoe  un  gran  ciroolo,  perch~
             soriella,  una  tenerezza  fatta  di  affetto  fra-  mawe offesa  nel  vedere il figlio  trascurato   Filippo  sUJonava  alla  sua chitarra uln.  balle
             terno,  e  quando  egli  la  prendeva  nelle  sue   dalla  ragazza,  e  oolpita  perciò  nel  pro-  d'amore.  Ramona  v,en'll!e  a  ballarlo.
            braccia  di  maschio  e  la stringeva  al  petto,   fondo  di  tutto  il suo ess,er:e.   mona,  f1or,e  di  California,  lllelLe  cui  v  e.
            e  la  guardava  1I1egli  occhi,  lei  lo  guardava   -  Ramona,  continuò  la signora Mor,eno,   si  confondevano  sangue  iniliano  e  latino
            meravigliata  e  sconcertata,  come  sorpresa   to  non  vo~lio  soendeve  in  particolari,  non  -è  il  simbolo  diell'amor:e  che  supera  oon:
            da  un  sentimento  che  non  condivideva   voglio  dirti  nulla  di  preciso,  per  rispetto   la  sua  profonda dolcezza ogni 18.!ll.tagonismo.
            e  che  le  era  ostile  senza  turbarla.   a  me  stessa.  Tu  puoi  anche  fingere  dì   di  razza.  L~  folla  le  si  f,a  att.omo,  m
                                                                          1
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